venerdì 28 settembre 2012

Le Forme del Gusto: festival delle eccellenze agroalimentari

 
 
 
Il 29 e il 30 settembre 2012 il centro di Lodi ospiterà la seconda edizione di "Le Forme del gusto - Festival delle eccellenze agroalimentari". Una gustosa iniziativa che ha come obiettivo la valorizzazione delle tradizioni culinarie del territorio lodigiano e la promozione degli eccellenti prodotti enogastronomici lombardi. Le piazze e le vie del centro storico di Lodi faranno da scenario a laboratori, incontri, convegni e degustazioni, iniziative tutte volte a raccontare una storia: la storia della mia terra, dei suoi sapori e delle sue tradizioni.


giovedì 27 settembre 2012

Pesca Melba



Quest'estate, girovagando tra Provenza e Costa Azzurra, io e mio marito siamo capitati a Villeneuve-Loubet, paesino celebre per aver dato i natali al "re dei cuochi e cuoco dei re" Auguste Escoffier (1846-1935). Con grande interesse abbiamo visitato la sua casa natale, oggi sede del Musée Escoffier de l'Art Culinaire. L'incontro ravvicinato con questo grande personaggio - prossimamente scriverò un post su di lui così potrete conoscerlo meglio - mi ha spinto a cimentarmi con una delle sue più famose creazioni: la Pesca Melba.
La Pesca Melba fu realizzata dal noto chef in onore del celebre soprano australiano Nellie Melba - il cui vero nome era Helen Porter Mitchell - e presentata per la prima volta all'Hotel Ritz-Carlton, dove la cantante soggiornava. Era consuetudine del tempo legare le grandi creazioni gastronomiche al mondo della lirica e del teatro.
Ecco la ricetta, così com'è riportata nel libro La cuisine de nos Grand-Mères au fil de saisons (Ouest-France, 2009) che ho acquistato in Francia.

Ingredienti (per 6 persone):

- 6 pesche
- 250 g di gelato alla vaniglia
- 120 g di zucchero
- 120 g di crème fraîche
- 10 cucchiai di gelatina di ribes (o di lamponi)*
- 1 sacchetto di zucchero vanigliato
- 1 sacchetto di mandorle filettate

Preparazione:

Porre le pesche per 3 minuti dentro l'acqua bollente, poi pelarle. Tagliarle in due parti e togliere i noccioli.
Portare a ebollizione 3 bicchieri d'acqua e lo zucchero. Aggiungere i frutti, tenendoli sul fuoco per circa 10 minuti. Metterli da parte.
Versare la gelatina di ribes con un po' d'acqua in una casseruola e mescolare a fuoco basso. La gelatina deve diventare liquida. Tenerla da parte.
Versare in una bacinella la crème fraîche e aggiungere lo zucchero vanigliato. Mescolare energicamente per ottenere una chantilly.
In una padella far imbiondire leggermente le mandorle.
Porre in coppe individuali una metà della pesca, una pallina di gelato e ricoprire con l'altra metà. Aggiungere lo sciroppo di ribes.
Con l'aiuto di una sac à poche aggiungere la chantilly.
Cospargere di mandorle e servire subito.


*Non sono riuscita a trovare la gelatina di ribes già pronta così l'ho fatta in casa.
Ecco la ricetta.

Preparazione:

Lavare e sgocciolare 1 kg di ribes rosso. Sgranarlo e porlo in una casseruola, meglio se di rame non stagnato, a sfondo sferico.
Aggiungere 1/4 di litro d'acqua e portare a ebollizione. Cuocere a calore moderato per alcuni minuti, continuando a mescolare.
Passare accuratamente il succo a un colino fine e aggiungervi un ugual peso di zucchero semolato e il succo filtrato di 1 limone.
Porre nuovamente sul fuoco, a calore moderato, mescolando spesso e schiumando (cioè togliendo la schiuma che vi si forma) di tanto in tanto, fino a raggiungere la giusta densità, data dalla spessa velatura di gelatina formatasi sulla spatola di legno.
Schiumare ancora una volta, allontanare il recipiente dal fuoco e versare la gelatina, ancora calda, nei barattoli di vetro sterilizzati e nel frattempo riscaldati.
Chiudere subito i vasetti ermeticamente, capovolgerli immediatamente e lasciarli raffreddare del tutto in questa posizione.
Riporli poi in un luogo fresco e asciutto, al buio.

Per la ricetta della gelatina di ribes cfr. M. Guarnaschelli Gotti, Grande enciclopedia della gastronomia, Milano, Mondadori, 2008, p. 1397.

martedì 25 settembre 2012

Food Experience Mondadori



Tra il 26 e il 30 settembre 2012, a Milano, in piazza Liberty, si terrà la Food Experience Mondadori, il primo festival enogastronomico organizzato dalla Mondadori in collaborazione con la rivista "Sale&Pepe". Numerose le iniziative proposte, completamente gratuite: dai corsi della scuola di cucina di "Sale&Pepe", agli incontri con esperti, passando per degustazioni e laboratori educativi per bambini. Ad arricchire il tutto noti chef, come Davide Oldani, e protagonisti del mondo food, quali la foodblogger Chiara Maci. Un'occasione da non perdere per chi ama la cucina!
 
Ecco il programma:
 
Per prenotare un corso di cucina, una degustazione, uno showcooking, o semplicemente per avere maggiori informazioni occorre chiamare lo 02/7542.3300 dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Le iscrizioni, aperte martedì 18 settembre, chiuderanno domenica 30 settembre. Si avrà così la sicurezza di poter partecipare agli eventi.
 
 
 


Il pizzaiolo Domenico Todisco durante la "Sfida a colpi di pasta"


 
 
 

 
... e sempre durante la medesima sfida la sfoglina Monica Venturi

 
 
 

venerdì 21 settembre 2012

I menu storici dell'Academia Barilla



Circa nel 1810 il "Servizio alla russa", con le portate che giungono al commensale, in un'organizzata successione, servite direttamente in porzioni dai camerieri, soppiantò il "Servizio alla francese", che voleva tutti i cibi già disposti sulla tavola. Tale rivoluzione portò alla nascita del menu, che si configurò come strumento indispensabile all'ospite per gestire il pasto nel migliore dei modi. Da semplice cartoncino riportante l'elenco delle portate, a spazio d'illustrazione di artisti famosi, il menu acquisì un'importanza sempre maggiore, fino a rappresentare un importante documento storico specchio di una determinata epoca. Per questo motivo l'Academia Barilla ha deciso di mettere a disposizione del pubblico la notevole collezione di menu (oltre 5.000 esemplari appartenenti ai secoli XIX e XX, dei quali circa 2.000 legati alla cucina italiana) raccolta dal conte Livio Cerini, noto Accademico della Cucina, e dalla moglie Wilma. Un'iniziativa estremamente interessante, che meriterebbe di essere approfondita.
Andate a dare un'occhiata:
 
 
Ne approfitto per ringraziare la mia amica Arianna, che mi ha segnalato il progetto.

lunedì 17 settembre 2012

Antica Focacceria S. Francesco

 
 
 
"Schietta o maritata?
 
Sin dall'inizio dell'800, Palermo vantava abili carnezzieri, macellai che ricevevano in cambio del loro servizio il quinto taglio del vitello, ossia le frattaglie tra cui milza e polmone. Fu così che gli ambulanti di Piazza dei Caldumani cominciarono a vendere in giro per la città queste carni lesse, dando inizio alla tradizione della milza: consumata per strada con pane e succo di limone. Nel 1851, con una deliziosa intuizione, Nino Alaimo - fondatore dell'Antica Focacceria S. Francesco - unì in matrimonio la Focaccia Schietta, preparata con candida ricotta di pecora e trucioli di caciocavallo e perciò bianca come una vergine sposa, con morbide fettine di milza e polmone di vitello, insaporite dallo strutto. Da questa gustosa unione nacque la Focaccia Maritata, anche nota come Pani ca' meusa".
 
Ecco cosa ho trovato scritto sulla mia tovaglietta presso la sede milanese dell'Antica Focacceria S. Francesco, storica realtà culinaria palermitana che, nata nel 1834, ha fatto della cucina popolare siciliana la propria bandiera. Non vi preoccupate, le alternative proposte sono molte - mangiare frattaglie non è necessario - e sfiziose. Provare per credere!
 
 
 
 
 

venerdì 14 settembre 2012

Torta ligure della nonna

 
 
 
Uno dei miei must. Provatela: è ottima!
 
Ingredienti per la pasta (per 6-8 persone):
 
- 300 g di farina bianca "00"
- 150 g di zucchero
- 150 g di burro
- 1 uovo
- 1 bustina di lievito
- sale
 
Ingredienti per il ripieno:
 
- 150 g di zucchero
- 50 g di farina bianca "00"
- 25 g di pinoli
- 500 ml di latte
- 2 uova
- 1 bustina di vanillina
- 1 limone
- sale
 
Per decorare:
 
- zucchero a velo
 
 
Preparazione:
 
Setacciare la farina. Aggiungere lo zucchero, un pizzico di sale, l'uovo e il lievito. Lavorare gli ingredienti con una forchetta, aggiungere il burro tagliato a pezzetti e impastare rapidamente il tutto con le mani fino a ottenere una pasta liscia e omogenea. Lasciar riposare l'impasto in frigorifero per 30 minuti.
Sbattere a schiuma le uova, aggiungere lentamente lo zucchero (conservarne un cucchiaio), la farina setacciata, la vanillina, il sale, la scorza di limone grattugiata, il succo del limone e sbattere fino a ottenere una massa liscia.
Portare a ebollizione il latte con lo zucchero rimasto. Toglierlo dal fuoco e aggiungerlo al composto di uova continuando a mescolare. Rimettere il tutto a bollire per 1-2 minuti continuando a mescolare.
Togliere l'impasto dal frigorifero e stenderne metà sul fondo imburrato e infarinato di una teglia. Con 1/3 dell'impasto rimasto formare un rotolo e premerlo contro le pareti creando un bordo alto 3 cm.
Versare sulla pasta la crema raffreddata, piegare il bordo sulla crema e spennellarlo con un po' di latte. Stendere l'impasto rimanente formando un disco e ricoprire la torta sigillando bene il bordo. Distribuire sulla superficie i pinoli. Cuocere a 180°C per 45 minuti. Far raffreddare la torta e cospargerla di zucchero a velo.
 


mercoledì 12 settembre 2012

Il nuovo libro di Bruno Barbieri

 


La Bibliotheca Culinaria, casa editrice lodigiana, ha da poco pubblicato un nuovo libro dello chef pluristellato Bruno Barbieri, Pasta al forno e gratin. Lo chef di origine emiliana, conosciuto ormai anche dal grande pubblico grazie alla sua partecipazione come giudice al fortunato talent show culinario MasterChef, ci ingolosisce con lasagne, timballi, pasticci e altro ancora. Vi è venuta l'acquolina in bocca? Non vi resta che correre in libreria ed estrarre la pirofila!


Barbieri ha recentemente aperto un nuovo ristorante a Londra, il Cotidie. Se siete nei paraggi fateci un salto: credo proprio ne valga la pena!

http://cotidierestaurant.com/index.php

martedì 11 settembre 2012

Spaghetti alle vongole

 
 
Facile, ma buona, buona, buona!
 
 
Ingredienti (per 4 persone):
 
- 350 g di spaghetti
- 1,5 kg di vongole già spurgate
- 2 spicchi d'aglio
- 1 mazzetto di prezzemolo
- 4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
- la punta di un peperoncino
- sale
 
Preparazione:
 
Mettere le vongole in un tegame con 2 cucchiai d'olio, uno spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato e un poco di prezzemolo lavato e tritato. Coprire e far aprire le vongole a fuoco vivo, scuotendo ogni tanto il tegame.
Staccare i molluschi dalle valve, mettendo da parte alcune vongole intere. Eliminare i gusci rimasti chiusi e filtrare il liquido di cottura.
Far imbiondire l'altro spicchio d'aglio in un tegame con 2 cucchiai d'olio. Unire il peperoncino e le vongole sgusciate con il loro liquido di cottura. Far scaldare per alcuni minuti.
Cuocere gli spaghetti al dente, scolarli e aggiungerli al tegame con le vongole, mescolando sul fuoco.
Tasferire il tutto nei piatti, decorando con le vongole messe da parte in precedenza e il prezzemolo.
 


giovedì 6 settembre 2012

Le osterie di Milano

 
 
 
La vita è strana. Stai scrivendo un articolo sul romanziere e critico milanese Giuseppe Rovani (1818-1874) e ti ritrovi a sfogliare un libro di Giuseppe Barigazzi dal titolo Le osterie di Milano (Milano, Mursia, 1968). Oddio, così strano forse non è, data la fama di gran bevitore che accompagnò il letterato geniale, ma dalla vita breve e fatta di eccessi, che fu Rovani, ma questo volume si è comunque rivelato una piacevole sorpresa. Narra settecento anni di storia milanese partendo da quel fantastico spazio di aggregazione che è l'osteria. Un luogo ricco di fermenti, vitale, genuino; attraversato e vissuto da personaggi più o meno noti. Nella presentazione del lavoro Indro Montanelli scrisse: "Sono pagine che si leggono d'un fiato, zeppe di aneddoti, popolate di personaggi illustri e oscuri, e corredate di fotografie che vien voglia di ritagliare e mettere in cornice. Queste e quelle ci fanno felicemente rivivere settecento anni di storia meneghina, da Bonvesin de la Riva a Bagutta, ci riportano ai tempi della peste, delle Cinque Giornate, di Giuseppe Rovani, che teneva all'osteria cattedra ambulante d'estetica, e di tanti altri bizzarri seguaci della Scapigliatura".
Ho stuzzicato la vostra curiosità? Se la risposta è sì, allora sappiate che l'opera è facilmente reperibile nelle biblioteche oppure in vendita on line.

mercoledì 5 settembre 2012

Inchiesta di "Altroconsumo"



Ieri, alla radio, ho sentito parlare di questa inchiesta, realizzata da "Altroconsumo", intitolata: Crisi, risparmia con noi. Si segnalano i supermercati, dislocati in tutta la penisola, facendo spesa nei quali è possibile risparmiare notevolmente.
Ecco l'intro:

"La spesa media di una famiglia italiana, tra alimentare, prodotti per l’igiene personale e per la casa, si prende il 20% del bilancio totale annuale familiare, secondo dati Istat. Scegliere bene dove fare la spesa può far risparmiare fino a 1.500 euro all'anno, che salgono a 3.500 se si rinuncia ai prodotti di marca. È quanto emerge dalla nostra inchiesta sui supermercati di 61 città italiane".

Andate a dare un'occhiata!

http://www.altroconsumo.it/vita-privata-famiglia/supermercati/speciali/supermercati-scegliere-bene-per-risparmiare

martedì 4 settembre 2012

Tarte aux pruneaux

 
 
 
Come promesso, ecco la prima ricetta importata dalla Francia.
 
Ingredienti per la pasta (per 6 persone):
 
- 125 g di farina
- 40 g di zucchero
- 1 uovo
- 70 g di burro
 
Ingredienti per la guarnizione:
 
- 1 kg di prugne (di medie dimensioni; se riuscite a trovare le mirabelle, ottime per questo tipo di torta, compratene 1,5 kg)
- 100 g di zucchero
- 3 cucchiai d'acqua
 
Ingredienti per la crema:
 
- 1 uovo
- 30 g di zucchero
- 100 g di crème fraîche
 
Preparazione:
 
Mischiare la farina e lo zucchero.
Aggiungere il burro fuso, l'uovo e mescolare fino a ottenere una pasta omogenea.
Far riposare per un'ora in frigorifero.
Stendere la pasta e disporla sul fondo della tortiera. Cuocere la pasta per 10 minuti in forno a 180 °C.
Nel frattempo snocciolare le prugne e farle cuocerle per 5 minuti con acqua e zucchero. Lasciar ridurre.
In un piccolo recipiente mischiare l'uovo, lo zucchero e la crème fraîche.
Disporre le prugne sul fondo della torta.
Aggiungere la crema.
Cuocere in forno per circa 25 minuti a 180 °C.
Servire la torta tiepida.