lunedì 30 luglio 2012

Frittata alla menta


Ecco una fresca frittata estiva!

Ingredienti (per 4 persone):

- 6 uova
- 10 foglie di menta fresca
- un mazzetto di prezzemolo
- 3 cipollotti
- 30 g di pecorino
- sale
- pepe

Preparazione:

Sbattere le uova in una terrina.
Tritare i cipollotti, la menta e il prezzemolo e unirli alle uova.
Aggiungere il pecorino grattugiato in precedenza.
Aggiustare il sapore con sale e pepe.
Versare il tutto in una teglia e cuocere in forno a 180°C per circa 20 minuti.

mercoledì 25 luglio 2012

Polpo alla cacciatora



Ecco un'altra ricetta toscana, o più precisamente elbana; accattivante variante del più tradizionale polpo lesso.

Ingredienti (per 4 persone):

- 1,2 kg di polpi
- 400 g di cipolle
- 100 g di concentrato di pomodoro
- peperoncino
- un bicchiere di vino bianco secco
- olio extravergine d'oliva
- sale

Preparazione:

Ridurre i polpi in pezzi grossi e aggiungerli alle cipolle rosolate nell'olio d'oliva.
Quando il polpo avrà preso colore, bagnare con il vino bianco.
Una volta evaporato il vino, aggiungere il concentrato di pomodoro diluito in precedenza.
Valutare l'acqua prodotta dal polpo nella cottura e, se non è sufficiente, aggiungerne in piccole quantità.
Aggiustare il gusto del piatto con sale e peperoncino.

Ricetta tratta da un volume che ho comprato all'isola d'Elba alcuni anni fa: C. Mollo, Cucina tradizionale dell'Isola d'Elba, Lucca, Maria Pacini Fazzi editore, 2003, p. 50.


domenica 22 luglio 2012

Panzanella



Piatto toscano per eccellenza, che ho assaggiato per la prima volta alcuni anni fa all'isola d'Elba. Squisito!

Ingredienti (per quattro persone):

- 400 g di pane
- 350 g di tonno
- 10 acciughe
- 3 o 4 pomodori maturi grossi
- un mazzetto di cipollotti freschi
- 2 peperoni
- basilico
- aceto
- olio extravergine d'oliva
- sale

Preparazione:

Mettere a bagno per qualche minuto il pane con acqua, sale e aceto, facendolo inzuppare nel modo giusto.
Porre il pane bagnato e leggermente sbriciolato in una zuppiera, aggiungendo a mano a mano gli altri ingredienti, precedentemente tagliati a pezzi.
Unire il tonno e le acciughe ridotte a pezzetti.
Condire il tutto con olio, sale e peperoncino.

martedì 17 luglio 2012

Dolci biglietti d'auguri

Venerdì 13 luglio Francy, una delle mie più care amiche, ha compiuto 28 anni. Tale importante occasione mi ha dato lo spunto per questo post. Vi segnalo infatti un sito ca-ri-nis-si-mo, ideato dall'artista inglese Jacquie Lawson, in cui si possono acquistare a un prezzo modico (l'abbonamento di un intero anno costa solo 8,50 €) dolcissimi biglietti d'auguri digitali, alcuni dei quali a tema culinario. Vi segnalo alcuni esempi tra i miei preferiti nella sezione "Birthday Cards": Too many cooks (sembriamo io e la mia amica Vale al corso di cucina!), The fairy cake, The one minute cake, The chocolate shop e Hearts and crafts. Merita almeno una visita: http://www.jacquielawson.com/default.asp

domenica 15 luglio 2012

Fettuccine estive



Ecco una fresca ricetta estiva suggeritami dalla "zia Lucia", l'abile cuoca che mi ha instillato con pazienza la passione per la cucina.

Ingredienti (per quattro persone):

- 280 g di fettuccine (come noterete dalla foto io ho utilizzato le linguine che avevo in casa... Lucia mi perdonerà...)
- 2 limoni non trattati
- 25-30 foglie di basilico
- olio extravergine d'oliva (ca. 50 g)
- pepe


Preparazione:

Grattugiare la scorza dei limoni e aggiungerla all'acqua di cottura della pasta.
Frullare le foglie di basilico unite al succo ottenuto dalla spremitura dei limoni e all'olio.
Far cuocere la pasta in abbondante acqua salata e condirla con l'emulsione.
Spolverare con pepe a piacere.

Rapida e buonissima!

venerdì 13 luglio 2012

La forchetta

In principio erano il cucchiaio e il coltello, poi venne la forchetta, che, nata a Bisanzio nell'Alto Medioevo, fu introdotta in Italia, in particolar modo a Venezia, in seguito alle nozze di Giovanni Orseolo con la principessa bizantina Maria, celebrate a Costantinopoli intorno al 1003. Di questo fatto dà testimonianza Ludovico Antonio Muratori negli Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all'anno 1500, t. VI, Venezia, Giovanbattista Pasquali, 1744, pp. 26-27: "Abbiamo dal Dandolo, che nell’Anno XV. di Pietro Orseolo II. Doge di Venezia, il quale dovrebbe coincidere coll’Anno presente [1005], o col susseguente, una terribil carestia e moria fu non solamente in Venezia, ma per tutto il Mondo, in guisa che innumerabil gente perì. Fra gli altri, che restarono preda di questo malore, si contò Giovanni Figliuolo d’esso Doge e suo Collega nel Ducato. E da lì a sedici dì soggiacque al medesimo funesto influsso anche Maria sua Moglie, quella stessa, ch’egli avea condotta da Costantinopoli, Sorella di Romano, poscia Imperadore de’ Greci, come di sopra vedemmo all’Anno 999. Di questa Donna s’ha da intendere ciò, che scrive S. Pier Damiano colle seguenti parole: Dux Venetiarum Constantinopolitanæ Urbis Civem habebat uxorem, quæ nimirum tam tenere, tam delicate vivebat, et non modo superstitiosa, ut ita loquar, se se jucunditate mulcebat, ut etiam communibus se aquis dedignaretur abluere; sed ejus fervi rorem cæli satagebant undecumque colligere, ex quo sibi laboriosum satis balneo procurarent. (lo creda chi vuole) Cibos quoque suos manibus non tangebat, sed ab Eunuchis ejus alimenta quæque minutius concidebantur in frusta; quæ mox illa quibusdam fuscinulis aureis atque bidentibus  ori suo liguriens adhibebat [traduzione della parte riguardante la forchetta: Perfino i suoi cibi non toccava con le mani, ma ogni alimento veniva tagliato dai suoi eunuchi in pezzi estremamente piccoli, che poi quella, assaggiando appena, accostava alla sua bocca con certi piccoli tridenti dorati o bidenti]. Ejus porro cubiculum tot thymiamatum aromatumque generi bus redundabat, ut et nobis narrare tantum dedecus foeteat, et auditor forte non credit. Seguita poscia a dire, che Dio colpì la vanità e la superbia di questa Donna, perché corpus ejus omne computruit, ita ut membra corporis undique cuncta marcescerent, totumque cubiculum intollerabili prorsus foetore complerent. In tale stato fuggita da tutti, terminò la sua vita questa vanissima Principessa. S’ingannò il Dandolo, riferendo parte di queste parole di S. Pier Damiano a’ tempi di Domenico Silvio, che fu eletto Doge di Venezia nell’Anno 1071. A questi tempi appartiene un tal fatto".

martedì 10 luglio 2012

Strudel di verdure




Ingredienti per la pasta (per 4 persone):

- 125 g di farina
- 1 tuorlo d'uovo
- 1 cucchiaino d'olio extravergine d'oliva
- 1 cucchiaino d'aceto
- sale
- acqua tiepida quanto basta


Ingredienti per il ripieno (per 4 persone):

- 1200 g di verdure miste (carote, zucchine, porri, piselli verdi, spinaci, broccoli)
- 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
- 1 uovo
- 1 ciuffo di prezzemolo tritato
- 1 cucchiaino di dado vegetale in polvere

Preparazione della pasta:

Impastare tutti gli ingredienti, lavorando a lungo e energicamente.
Fare un panetto e lasciarlo riposare in frigorifero avvolto in una pellicola trasparente per un'ora.

Preparazione dello strudel:

Mondare e lavare le verdure.
Tagliarne 1/3 a julienne e 2/3 grossolanamente e cuocerle separatamente a vapore.
Passare 2/3 delle verdure insieme all'uovo al passaverdure in modo da ottenere un composto omogeneo.
Mescolarlo bene con la julienne di verdure e il prezzemolo.
Insaporire con il dado, il parmigiano e un pizzico di sale.
Stendere sul tavolo un canovaccio, spolverizzarlo di farina e posare al centro il panetto di pasta.
Tirarla con le mani il più sottile possibile.
Distribuire in mezzo, nel senso della lunghezza, il ripieno richiudendo la pasta da tutti i lati.
Sistemare lo strudel con la chiusura di sotto sulla teglia leggermente oliata.
Cuocere nel forno a temperatura media per 20-30 minuti.

A piacere è possibile accompagnare lo strudel a un'ottima salsa di yogurt all'aneto.

Ingredienti:

- 375 g di yogurt magro
- 10 g di maizena
- aneto fresco tritato

Preparazione:

Stemperare la maizena con un po' d'acqua fredda.
Versarla nello yogurt, aggiungere l'aneto e regolare di sale.
Mescolare bene e riscaldare a bagnomaria.

N.B. Lo yogurt usato in cucina deve essere a temperatura ambiente per eliminare il rischio di coaugulazione.

 
Anche questa ricetta è tratta dal volume di J. von Guggenberg, Salute e buona cucina: ricette integrali per un'alimentazione sana ed equilibrata, Bressanone, Athesiadruck, 1991.

domenica 8 luglio 2012

Linguine al profumo di mare





Semplicemente buonissima!!!

Ingredienti (per 4 persone):

- 280 g di linguine
- 200 g di seppioline e scampetti
- 2 manciate di pomodori datterino
- 4 cucchiai di olio extravergine
- 2 bicchieri scarsi di vino bianco secco
- 1 spicchio d'aglio
- 1 peperoncino
- prezzemolo a piacere
- sale e pepe

Preparazione:

Pulire bene il pesce e tagliarlo.
Porre in una padella olio, aglio e peperoncino e far rosolare.
Aggiungere il pesce.
Salare e pepare.
Bagnare con il vino bianco e lasciar asciugare finché non sará scomparso l'odore di alcool.
Unire a crudo le linguine e portarle al giusto grado di cottura, aggiungendo acqua bollente a mano a mano che viene assorbita.
Continuare a girare la pasta con un mestolo di legno fino a cottura ultimata.
Negli ultimi minuti di cottura della pasta aggiungere i pomodorini.
Servire il tutto con prezzemolo a piacere.

venerdì 6 luglio 2012

Salsa alla senape



Ecco una salsa sfiziosa, ma salutare; ottima come condimento per insalate di verdura.


Ingredienti:

- 1 vasetto di yogurt magro
- 2 cucchiai da tè di senape
- il succo di mezzo limone
- sale e pepe
- erba cipollina tagliata finemente
- prezzemolo tritato finemente


Ricetta tratta dal volume di J. von Guggenberg, Salute e buona cucina: ricette integrali per un'alimentazione sana ed equilibrata, Bressanone, Athesiadruck, 1991, p. 16.
Ringrazio la mia amica Marghy per avermelo regalato.

lunedì 2 luglio 2012

La cotoletta milanese

"Si è discusso se la cotoletta milanese fosse nata a Milano e poi trasmigrata a Vienna per opera del Radetzky, il quale, checché se ne dica, era innamorato di Milano, delle milanesi e della loro cucina, o se abbia fatto la strada contraria. Ma in una sua lettera, che accompagna un rapporto politico-militare al Conte Attems, aiutante di campo di Francesco Giuseppe, sulla situazione politico-militare in Lombardia, Radetzky stesso dice di averla scoperta a Milano e la descrive minutamente.
A parte il fatto che la vera cotoletta milanese deve essere fatta con la parte del lombo, e con l'osso, e quella viennese è tagliata dalla polpa, che l'impanatura viennese vien fatta passando la fetta prima nella farina e poi nell'uovo e nel pangrattato e noi non usiamo la farina, c'è anche il particolare che la nostra deve essere alta quanto l'osso e fritta nel burro, mentre quella viennese è sottile e fritta nello strutto, tanto che la crosta se ne stacca in croccanti rigonfiamenti, e solo al momento di servirla vi si versa sopra del burro fritto.
In ogni modo, riporto dalla Storia di Milano del Verri, la lista di un pranzo offerto da un abate ai canonici di S. Ambrogio, nel 1134, in cui si parla di 'lombolos cum panitio', ossia di fette di lombo impanato. 'In prima appositione porcinam frigidam: in secunda pullos plenos, carnem vaccinam cum piperata et tortellam de lavezolo: in tertia pullos rostidos, lombolos cum panitio et porcellos plenos.'
Non mi restava che rivolgermi a un tecnico.
'Il lombo?' mi rispose il mio macellaio leggermente disgustato da tanta ignoranza, 'ma l'è la part de la cotoleta a la milanesa!'
Dopo di che mi pare che molti dubbi sulla grave questione si possano considerare risolti.
Per inciso, riporto dallo stesso Verri che, in quel tempo, a suffragio dei defunti, si usava fare dei lasciti ad alcuni monasteri, non per celebrare delle Messe, ma per fare allegre mangiate 'a refectionem et hilaritatem' allo loro memoria, nell'anniversario della morte. (Da un documento conservato nell'archivio del Monastero di S. Ambrogio in data 1013.)"

Brano tratto da O. Perna Bozzi, Vecchia Milano in cucina, Firenze, Giunti Martello, 1985, pp.66-68.